Ecco fatto!
Domenica è stata una bella giornata sia di moto che di compagnia.
La mattina faceva freddino ed era anche umido, ma poi addirittura è uscito il sole.
Abbiamo potuto verificare che conviene proprio, di questi tempi e con questo clima, fare le uscite concentrando la guidabilità ed il divertimento in moto nel corso della mattinata e dedicare il pomeriggio ad un rientro veloce sfruttando la luce; in questo modo anche le gentili signore possono godere del giro senza doversi sobbarcare freddo ed umidità supplementari.
Ci vediamo alle nove all’area di servizio Selva Candida Interna, sull’Anulare; MrSergio, contrariamente alle sue abitudini, è l’ultimo ad arrivare e dunque come da regolamento -mai scritto- si presenta spontaneamente alla cassa per pagare la colazione a tutti. I tutti sono: MrSergio, Francesca, Freeblue, Jean, Dragokappa, Ulysse e Lucilla.
Si parte e la mattina, dunque, facciamo un bel giro fra le campagne della Tuscia e della Maremma Laziale, che detto da un Romanista sembrerebbe una imprecazione…
Sosta, l’unica, a Cura di Vetralla per un caffè e soprattutto per salutare Fonzie; gli telefoniamo ma è rintanato in casa per una influenza. Dopo il caffè e dopo aver giocato un pò con le radio, perchè quella di MrSergio non si connetteva, ripartiamo. Belle curve, tante e davvero belle! Il tratto fra Tuscania, Valentano, Manciano e Scansano è la parte più divertente e curvosa. Non forziamo mai l’andatura, ci godiamo la bella passeggiata ed i panorami delle dolci colline.
MrSergio, in testa, liscia una deviazione a sinistra ma fortunatamente le radio ci consentono di rimediare all’istante evitando rincorse e dietrofront di gruppo; dopo un pò è in testa Freeblue e la scena si ripete, con la variante che la curva era a destra… Arriviamo a Talamone con un’ora di anticipo rispetto alle indicazioni di Tom, sia perchè le radio, appunto, consentono di comunicare in marcia e rimediare a questi piccoli inconvenienti senza doversi fermare tutti, sia perchè le strade sono praticamente deserte.
A Talamone, deserta anche lei, parcheggiamo al porto e saliamo in paese alla ricerca di un bar, un ristoro qualunque ma è tutto chiuso. Ci viene in soccorso un signore del posto, informandoci che *la Buca* è l’unico posto aperto.
Entriamo nella trattoria, ci sistemiamo comodamente e data l’abbondanza di spazio possiamo usare un tavolo per appoggiare caschi, guanti, borse e giacche.
Fra un primo di pesce ed un contorno, fra un’acqua minerale -solo acqua minerale il che suscita un leggero disappunto da parte di Drago- ed un caffè io e Freeblue tentiamo di spiegare ancora una volta a MrSergio che descrivere un angolo di 180 gradi significa fare una inversione ad U, e viceversa… Utilizziamo due forchette, disponendole sulla tovaglia come fossero moto o barche, ma alla fine non lo vediamo del tutto convinto! Lo dovremmo iscrivere ad una scuola serale… 🙂
Dopo il pranzo, dilungatosi un pò per via delle piacevoli chiacchiere e del calduccio nel locale, due passi a piedi; saliamo alla Rocca per vedere il Giglio e l’Argentario; peccato ci fosse ancora un pò di foschia nonostante il sole avesse già fatto capolino, ma il panorama è lo stesso molto emozionante… Alla fine della passeggiata ci ritroviamo nuovamente al porto, dove abbiamo modo di constatare l’impegno profuso da Jean per ingrassare la catena della sua SuperDucati: la ruota posteriore sembra una bruschetta! Manca in verità una strofinata di aglio ma a non tutti piace, dunque va bene così!
Il sole sta prepotentemente vincendo sulla foschia, peccato sia ora di andare…
Aurelia, meglio non si può fare di questi tempi. In poco tempo siamo alle porte di Civitavecchia, MrSergio entra in un’area di servizio per i saluti di commiato; il sole ora sta propagando un piacevole tepore oltre che un bonus di luce inaspettato.Ripartiamo per l’ultimo tratto che ci condurrà ognuno a casa propria; io e lucilla arriveremo in poco tempo, totalizzando 330km; per gli altri saranno almenno 360.
Bella giornata, dunque; abbiamo sfidato il freddo ma siamo stati premiati per la nostra tenacia e volontà il che ci consente di archiviare nell’album un’altra uscita sfiziosa, una gita che per le condizioni climatiche, i panorami insoliti per la foschia e l’umidità ha regalato sapori particolari, cementando ancor di più questo gruppetto di motoamici.
Alla prossima, lumaconi!