Sabato mattina ci vediamo all’Osteria del Curato, alle 9.
Arrivo per primo, con un pò di anticipo e subito dopo arriva Poldo, che non si era messo in lista per l’uscita ma aveva ventilato una sua probabile partecipazione a seconda delle condizioni meteo.
Io ero uscito dal box che già scendeva una leggera pioggerella, diventata acquazzone non appena presa l’Aurelia ma fortunatamente davanti vedevo un cielo più rassicurante; ho preso solo 20 minuti di acqua e sono arrivato all’Osteria del Curato praticamente asciutto; nei retrovisori invece vedevo semplicemente nero, addirittura lampi e non contavo, dunque, di vedere il caro Poldo; mi ha fatto molto piacere vedere la sua bianca cavalcatura affiancarsi al mio nero destriero.
Dopo un pò vediamo passare Murdok… ma ‘ndo va?!? Non ci ha visti e probabilmente sta andando allo spiazzo più avanti ma sente però le urla ed i fischi! Fa il giro e torna indietro. Nel frattempo telefona MrSergio, ha sbagliato direzione e sta arrivando anche lui.
Mi viene da pensare, sorridendo: cominciamo bene!
Ci siamo tutti: Murdok, Poldo, MrSergio ed Ulysse. Cerchiamo di far funzionare le radio trasmittenti prima di partire ma desistiamo subito perchè si sta facendo tardi; nel frattempo ha chianato Denny che ci incontrerà per un caffè strada facendo, appuntamento approssimativo a Capranica Prenestina.
Partiamo e ci fermiamo qualche chilometro più avanti, al solito bar di zona per la colazione; oramai abbiamo un bar su ogni Consolare, Statale, Regionale…
Altro tentativo, subito mollato anche questo, di far funzionare le radio, con Poldo che ci prende per il culo con suo gran divertimento.
Si riparte, cerchiamo di mantenere un ritmo non forsennato, anche perchè la strada è viscida, ma costante, per recuperare un pò di tempo. Si sale verso Monte Compatri, percorso spettacolare; prendiamo la Prenestina, un pò di caos passando Palestrina e poi finalmente siamo di nuovo su strada piacevole, più adatta alle moto. Il fondo è sempre viscido ma guidando con attenzione tutto fila liscio. Dopo una piccola sosta, perchè mi squillava il telefono e pensavo fosse Denny (era Denny) riprendiamo la marcia e poco dopo arriviamo a Capranica Prenestina, dove ci incontriamo per il caffè. Proponiamo a Denny di salire con noi al Santuario, se proprio non vuol fare il giro, ma non c’è nulla da fare! Ha il radiofaro su Pisoniano, lo guiderà velocemente verso casa 🙂
Noi invece prendiamo la salita verso la Mentorella, bel percorso ma bisogna fare attenzione perchè oltre al fondo viscido per l’umidità ci sono numerose testimonianze che le mucche non hanno bisogno di Activia.
Arriviamo al Santuario, parcheggiamo le moto cercando di fare meno casino possibile; saliamo la lunga e ripida scala fino alle campane, dove MrSergio si esibisce in una delle sua performance; qualche foto e scendiamo di nuovo.
Di fare il giro previsto non se ne parla, siamo in forte ritardo. Propongo di andare a Trevi e Poldo rilancia per Filettino, proposta che accettiamo subito. Distanza 63 km, sono le 12 e 26 quando lasciamo la Mentorella e dato che ho detto, mentre valutavamo la fattibilità della proposta, che saremmo arrivati a Filettino per le 13 e 30, vado avanti forzando un pò il ritmo; nulla di eccezionale, se la strada fosse asciutta… li aspetto agli incroci ma appena arrivano riparto subito, per non dar modo di fare fermate; i ragazzi si alternano nella seconda posizione e quando hanno un riferimento diretto camminano, anche. Ci beviamo così in un unico sorso il tragitto ed entriamo a Filettino che sono le 13 e 29; parcheggiamo mentre Poldo va a vedere se l’osteria è aperta, tutto a posto, si può andare.
Quel che è successo nell’osteria non lo racconto sia per decenza sia perchè chi si fa le uscite deve pur godere dell’esclusività di certi momenti irripetibili. Raccontarlo qui, comunque, non renderebbe l’idea di come sono trascorse quelle due ore e mezza ridendo con le lacrime agli occhi, ininterrottamente.
In tutto questo siamo riusciti a far funzionare le radio trasmittenti ed i relativi auricolari bluetooth… ad un cero punto MrSergio e Murdok giravano per il locale con il casco in testa come se fossero marziani, scambiati, però, più facilmente per imbecilli, quali erano :-))
Ci prendiamo anche il tempo per fare due chiacchiere davanti al camino con la simpatica (!) Angela, figlia del proprietario, scambiare due parole a tutto volume con la di lei madre e cuoca e spiegare al sempre di lei padre che al Mucca Assassina non si vince nessuna mucca a fine serata, cosa che lo interessava molto avendone alcune anche lui ed evidentemente desideroso di aumentarne il numero.
Angela è veramente uno spasso, simpatica e divertente anche se, come si è auto definita, un pò *inservagginita*.
Usciamo, riprendiamo le moto ed ovviamente cerchiamo di fare il percorso più breve per casa, dato che Poldo ha anche un impegno.
Ripercorriamo a ritroso un pezzo di strada fatta per arrivare qui, poi deviamo per Fiuggi, di nuovo Prenestina e poi autostrada a San Cesareo, per quei pochi chilometri che ci porteranno al raccordo e poi a casa. Sull’autostrada un breve scroscio di pioggia.
A fine giro, comunque, i chilometri saranno 250 circa, che per una uscita invernale sono di tutto rispetto.
Proviamo finalmente le radio on the road e siamo molto soddisfatti, funzionano benissimo e sono di una utilità unica! Posso prendere una deviazione senza dovermi fermare, semplicemente dicendo via radio di prendere lo svincolo a destra subito dopo il distributore; inoltre in un punto del percorso ho potuto avvisare MrSergio, in testa, di rallentare perchè dietro non vedevo Poldo e Jean e di nuovo avvisarlo di riprendere il ritmo quando invece i due si sono ricongiunti… Certo ne abbiamo approfittato anche per sparare qualche cazzata, ma è inevitabile.
Ci salutiamo all’area di servizio prima del casello; una giornata indimenticabile, di quelle che, come ha detto Murdok, vorresti non finissero mai, la conferma che chi gira lecca e chi sta fermo se secca! Bella, bella, bella.
Alla prossima, amici grazie di esistere!