Finalmente ci siamo!
Dopo le solite consultazioni e modifiche il programma è pronto.
L’evento, divenuto oramai annuale, questa volta prevede la partecipazione di 7 motociclisti divisi in 2 gruppi.
L’Eroica non la viviamo come un evento specificatamente fuoristrada (abbiamo ben altro nei nostri curricula), ma come una passeggiata immersi in una natura quasi incontaminata e comunque spettacolare. E, come sempre, un’occasione per stare insieme.
E dunque il primo gruppo, formato da Claudio, Massimo e Sergio senior, parte la mattina del 29 alla volta delle nostra location preferita, un ex convento nel cuore del Chianti.
Facciamo un pò di strada veloce, percorrendo l’autostrada e l’Aurelia fino a Montalto, per poi addentrarci nell’interno, su strade decisamente più appetibili per la moto.
Facciamo sosta al solito chiosco sulla Cassia per uno spuntino veloce.
Si riparte, la Cassia e poi strade interne per San Casciano, Cetona e Sarnano, dritti su fino a Montepulciano.
Sosta d’obbligo a San Biagio, beneficiamo dell’ombra dei cipressi e di una fontanella con acqua fresca. Due chiacchiere con un simpatico autista di un torpedone di turisti.
Di nuovo in sella, Trequanda è il nostro pit stop per il rifornimento,
A circa 15 km dall’arrivo uno scroscio d’acqua ci rinfresca, giusto due minuti, eìneanche indossiamo gli antipioggia.
Il convento, ci siamo!
Impastoiando le nostre cavalcature notiamo la moto di David, che ha fatto strada in modo autonomo, Bene, è già arrivato, uno squillo e ci raggiunge al parcheggio.
Prendiamo possesso delle camere, un pò di relax, doccia e, dopo aver posticipato l’ora dell’aperitivo, giungiamo alla conclusione che, a questo punto, è meglio andare a cena.
Pratica sbrigata, due chiacchiere nel chiostro e tutti a nanna.
Ospitiamo Claudio nella nostra camera per gustarci la finale di conference league, ma reggiamo solo il primo tempo, la partita è molto molto noiosa.
Il mattino seguente ci ritroviamo a colazione, subito dopo partiamo per andare ad incontrare il secondo gruppo a Montalcino, presso una stazione di servizio con un bel bar annesso. Mio fratello mi chiama, avvertendo che c’è una deviazione sulla Cassia, probabile ritardo. L’appuntamento è fissato per le 10e30, noi siamo arrivati alle 10.
Non mi preoccupo, conoscendo la qualità dei 3, Marsilio, Sergetto e Fabio, sono sicuro che comunque arriveranno nei tempi stabiliti. Infatti arrivano alle 10e15.
Rapido briefing, decidiamo quali percorsi affrontare… Sì, perchè, dopo aver effettuato uno scambio “ostaggi” fra il nostro David ed il loro Sergetto, un gruppo intraprende il fuoristrada e l’altro l’asfalto.
Avevo calcolato i percorsi cercando di fare in modo che, con un taglio qua ed un allungo là, i tempi potessero coincidere all’arrivo al posto di ristoro, a Castellina in Chianti.
Facciamo un pò di strada insieme, poi i due gruppi si dividono.
Noi dell’asfalto continuiamo sullo splendido nastro che si snoda fra le dolci colline, con innumerevoli curve e saliscendi, offrendo paesaggi mozzafiato.
Strada, curve, il cambio della moto costretto ad un super lavoro. Attraversiamo un paesino e ci concediamo una sosta, sosta; data l’ora, sono circa le 12, un Crodino e delle patatine sono il nostro rinfresco. A pranzo e in moto siamo assolutamente analcolici.
Ripartiamo, controllo l’orario dei arrivo sul navigatore e cerco di allungare quando la strada lo consente, compensando i rallentamenti dovuti a qualche pullman o trattore.
Passiamo un centro abitato, ci aspetta l’ultima tratta per Castellina.
Noi siamo in tabella, avevamo previsto arrivo fra le 14e30 e le 15. Manca una manciata di minuti alle 15. Arriviamo davanti alla locanda eee… il gruppo offroad ci compare davanti!
Culo? Se non fosse stato dichiarato l’intento, si potrebbe dire così ma siamo REGOLARISTI nati, eccheccà!
Bene, posteggiamo le moto ed entriamo. Qui si può mangiare a tutte le ore, dato che fra una cosa e l’altra si sono fatte le 15e15, concordiamo per un piatto comune: salsicce e fagioli all’uccelletto per tutti, con abbondanza di acqua minerale, come regola vuole.
dopo aver sciorinato la solita sequela di cazzate, prima, durante e dopo il frugale pasto, ci rimettiamo in sella per raggiungere di nuovo il convento.
26 km di curve e finalmente siamo sotto la tettoia del parcheggio.
Solito iter: doccia, abiti civili, qualche chiacchiera (dovrei nuovamente dire “cazzate”) e prendiamo posto al nostro tavolo.
La cena, ora sì annaffiata da un buon vinello, scorre veloce ed allegra.
Ci ritroviamo nel chiostro per le solite chiacchiere (come sopra) prima del meritato riposo.
Domani ci attendono altri chilometri.
E siamo di nuovo a colazione, consumata a gruppetti sparsi.
Fabio apparecchia per il Roscio, scambiando la sedia con l’opportuno seggiolone e il Roscio, prevenuto e maligno, se la prende con me.
Pazienza! Così è e così ce lo teniamo, da oramai 50 anni.
E ce lo teniamo stretto, il nostro grande amico!
Si parte! Di nuovo ci dividiamo, i 3 faranno di nuovo un pò di fuoristrada.
Noi, dopo aver fatto sosta alla nostra pasticceria preferita per una seconda colazione e rifornimento di acqua, facciamo scorrere sotto le ruote la spettacolare Lauretana, con i suoi scorci da cartolina.
Di nuovo Trequanda, di nuovo rifornimento, e si riparte.
Pienza, deviazione, Cassia chiusa, altra deviazione su piacevolissima strada maontana, di nuovo Cassia e di nuovo… panini al solito chiosco.
E’ tempo di ripartire, ora la temperatura è scesa, trotterelliamo verso casa, dividendoci in ulteriori due gruppi a Tuscania: Sergio junior e Claudio proseguono verso la Cassia.
Io, Sergio senior, e Massimo verso l’Aurelia.
Allo svincolo di Ladispoli Massimo continua e io devio verso casa. Fine della storia.
Nel casco le rotelle girano pensando già alla prossima uscita.
Grazie amici, gruppo fantastico!
Claudio – David – Fabio – Marsilio – Massimo – Sergio Junior – Sergio Senior
PS: attendiamo report fuoristrada!