13 agosto 2011 – Tolfa e Cimini

Oggi uscita leggera.
Ci si vede alle 8 e 30 al mio garage: Freeblue, Denny, Marmar ed Ulysse. Dopo una tranquilla colazione al mio bar abituale, in compagnia anche di Lucilla, andiamo a prendere l’Aurelia; solo pochi km e siamo a Santa Severa, dove prendiamo la strada per Tolfa.
Il tracciato è divertente e sebbene sia la mia palestra non mi stanco mai di godere di quelle curve; arriviamo a Tolfa e ci fermiamo nell piazza principale. Caffè, o thè freddo, spiritosaggini con la simpatica ragazza del chiosco e poi addirittura ci sediamo ai tavoli fuori per chiacchierare un pò. Vorremmo chiamare Fonzie ma non c’è campo per i cellulari. Il posto è tranquillo, c’è l’atmosfera rilassata dei giorni di festa; Marmar invece è in ansia continua per lla sua nuova moto, ha paura che le auto in manovra la possano urtare… Rilassate, fio mio!
Riprendiamo la via, c’è poca gente in giro; la Braccianese Claudia ci porta velocemente a Manziana, poi passiamo in rapida succesisone Oriolo, Vejano, Barbarano, Blera ed infine ci fermiamo a Cura di Vetralla, solita piazza, solito bar.
Proviamo di nuovo a chiamare Fonzie, visto che siamo a poche decine di metri da casa sua ci farebbe piacere incontrarlo e scambiare due chiacchiere, soprattutto per parlare della futura gita in Corsica; ma Mario non risponde così Andrea gli invia un sms. Noi siamo seduti al tavolo del bar, all’aperto, Marmar sempre con la prua del suo naso puntata verso la moto, sia mai che qualche piccione maleducato dovesse insudiciare l’immacolato serbatoio!!! 🙂
Dopo un aperitivo rigorosamente analcolico, offerto da Andrea, andiamo a riprendere le moto ma prima di partire facciamo un test all’ammortizzatore di Andrea, che emette uno strano cigolio; per cercare di produrre il rumore Denny sale in sella e mentre noi sorreggiamo la moto da dietro lui salta dalle pedane e ricade pesantemente conil culo sulla sella, a gambe levate. La scena è alquanto comica, sembra un cinghialetto o un orsetto da circo e ci sbellichiamo dalle risa, specialmente quando alzo il posteriore della moto mentre lui sta per dare la culata, producendo un inaspettato contraccolpo. Marmar videoriprende il tutto… Nel frattempo la piazza si è riempita di harley e proprio una poco gentile poco carina poco simpatica motociclista, o meglio una vestita da motociclista ma che di motociclistico ha solo il culo a forma di serbatoio dell’Adventure, scambia uno stizzoso ed acido battibecco con Marmar… Ma vaff!
Finalmente siamo in sella, ci dirigiamo verso Viterbo ed arrivati qui andiamo a prendere la Cassia Cimina. Che spettacolo, pochissime auto, nessuna moto, andiamo via veloci; Marma è sulla selal delal sua moto dunque non dovrebbe essere in ansia ma ci penso io ad agitarlo: gli sto dietro ed approfitto di ogni curva per cambiare continuamente posizione e traiettorie; lui deve stare con un occhio incollato ai retrovisori perchè sa che l’agguato è prossimo, potrebbe avvenire in un qualunque momento e non vuole farsi cogliere impreparato, si spaventerebbe. Ma io non pongo in atto la minaccia e lui resta sulle spine…
Arriviamo a Ronciglione, poi Sutri, poi la bella strada nel bosco che ci porta a Trevignano. Mezzo giro del lago di Bracciano e siamo al nostro chiosco di Anguillara. Parcheggiamo e ci andiamo a sedere ad uno dei tavoli sulla palafitta del chiosco; ma non un tavolo qualunque, un tavolo da dove si possa vedere Biancaneve, ovviamente!
Ci sbafiamo un paio di panini mentre cazzeggiamo con una delle due signore del chiosco; è neozelandese, ma vista l’età ni modo poco rispettoso la chiamo oldzelandese. E’ simpatica, sta al giuoco e ride di gusto quando le dico che Marmar Zampe di Quaglia gioca con gli All Blacks… Il momento clou del pranzetto arriva quando racconto una barzelletta che ha un finale alquanto *pittoresco* e ridiamo così forte, io momenti mi strozzo, che perfino dai tavoli più lontani si girano a vedere cosa è successo.
Stiamo un bel pò, il clima è ottimale, all’ombra si sta benissimo; poi si fanno le 15 e qualcosa e decidiamo di andare: Denny prende la casa per Cassia, no, cioè, la Cassia per casa mentre io, Marmar e Freeblue continuiamo a percorrere il lungo lago, fin poco prima di Bracciano, dove saliamo sulla Settevene Palo che ci porterà fino a Cerveteri. Qui ci dividiamo, i due prendono l’autostrada per Roma ed io mi dirigo verso casa.
Una uscitina lite, meno di 200 km, ma è stata lo stesso divertente; d’altronde basta stare insieme, ci divertiremmo anche a piedi!

Grazie a tutti, alla prossima!