17 maggio 2008 – Abruzzo e Ciociaria

Per questa uscita abbiamo fatto un po’ di casino nel forum…
Era prevista per la domenica ma poi, soprattutto per le previsioni meteo non certo invitanti, abbiamo optato per sabato; purtroppo nel caos dei messaggi abbiamo perso quello di Andrea in cui diceva che poteva solo domenica; Alberto invece vedendo il titolo “domenica 18” non ha neanche letto tutti i messaggi perche’ libero solo sabato.
Ci siamo incontrati, Poldo, Dennykey ed Ulysse, all’area di servizio sulla Roma – L’Aquila alle otto ed un quarto, puntuali.
Facciamo il pieno e rinunciamo al bar ed ai bagni, sovraffollati causa gita scolastica; poco male, percorriamo pochi Km di autostrada ed usciamo a Vicovaro; il casellante, interpellato da Poldo, ci indica un bar a 500mt in direzione opposta alla nostra.
Colazione, consultazione mappa, di nuovo niente bagno a causa di una signora che passa e ripassa lo straccio; ci rimettiamo in sella e partiamo. La seconda sosta la facciamo a Pescina, dopo aver attraversato Avezzano e parte della piana del Fucino; soddisfatti, ci rimettiamo in marcia salendo per il Passo del Diavolo.
Prima di arrivare al passo io, Ulysse, ho un piccolo problema al freno posteriore: il materiale frenante di una delle due pasticche si stacca dal supporto e andando a frenare all’ingresso di un tornante mi ritrovo lungo… con quel pessimo elemento di Dennykey che ne approfitta per sorpassarmi all’interno!!! Proseguiro’ il giro senza freno posteriore.
Ci fermiamo per la foto sotto il cartello del passo e dalla casa di fronte veniamo notati da un simpaticissimo personaggio, che ci viene incontro sia per salutarci sia per informarsi se e’ tutto a posto! Scambiamo due chiacchiere e subito diventa nostro amicone… Domenico! Sta tirando su un agriturismo, la promessa e’ di andarlo a trovare al piu’ presto, con un paio di bottiglie.
Arriviamo a Pescasseroli, poi al bivio sotto Opi; dovremmo andare per Alfedena e proseguire per Isernia, ma la strada e’ chiusa per il Giro d’Italia. Senza perderci d’animo prendiamo dalla parte opposta e saliamo per Forca d’Acero; sosta sul valico e discesa verso Sora.
A Sora, che ve lo dico a fa’, pranzo pantagruelico al mitico Grottino, non senza un preliminare aperitivo seduti al bar; il pranzo ci mette in fuorigioco, recuperiamo con un caffe’.
Studiamo il percorso per il rientro: per stradine, ma proprio ine ine, al limite dello sterrato saliamo su per i colli ed arriviamo a Veroli. Percorso millecurve e paesaggio incantevole.
Si prosegue per la 155, passando per Acuto e Fiuggi, e poi ultimo breve tratto di Roma – Napoli fino al raccordo, dove ognuno prende la propria strada di casa.
Giornata piena, il rientro e’ al calar del sole; ci resta la solita, grande soddisfazione di aver passato una bella giornata in compagnia; l’unico dispiacere e’ per gli assenti, per alcuni dei quali abbiamo un po’ di rimorso per aver inquinato il forum facendogli perdere la bussola e l’uscita…
Alla prossima.