Era ora!
Dopo questo lungo periodo in cui tutte le uscite sono state caratterizzate da freddo, pioggia e perfino dalla neve, finalmente una uscita con il sole. E che uscita.
Una bella formazione di babbaluci si presenta alle nove, più o meno, all’appuntamento sull’Anagnina: Freeblue, Ste, Jack, Poldo, Lanti, Dennykey e Ulysse. Solito briefing a base di cazzate e si parte; contrariamente al mio solito ed allo spirito di gruppo sono costretto a fare una cosa che odio: rifornimento subito dopo la partenza! Fatti indipendenti dalla mia volontà, il distributore che non riconosce il bancomat ed altro ancora, mi hanno impedito di rifornire la moto prima della partenza. Meno male che sono in buona compagnia, anche Lanti era nelle stesse condizioni. Quindi, imboccata la Tuscolana, troviamo un distributore poco prima di Frascati e facciamo il pieno.
Freeblue guida il gruppo; passiamo Frascati, Monte Porzio e Monte Compatri fino ad andare ad incrociare la Casilina e quindi deviare per Capranica Prenestina; percorso piacevolissimo, guidiamo in relax godendoci il sole; sosta caffè ed altra dose di cazzate, tanto per non perdere l’abitudine; due simpaticissimi carabinieri ci richiamano all’ordine in quanto abbiamo parcheggiato le moto in piazza e questo non si può fare; salutiamo e ripartiamo, destinazione Gerano e poi Subiaco.
Ma strada facendo mi ricordo che a breve incroceremo il bivio per Rocca Santo Stefano… Un’ottima ragione per un fuori programma; passo in testa e senza indugio prendo quindi la nuova direzione: 8 Km in salita con curve e tornanti mooolto divertenti; arriviamo dentro il paese, vado per prendere una stradina che ci avrebbe ricondotto più in basso ma… finisce ora dentro un cortile di una casa!!! Poco male, prendiamo la parallela, scendiamo comunque e ripercorriamo in senso opposto tornanti e curve, ma solo per due o tre Km, perchè poi mi immetto in una stradina, ma proprio ina ina, che in breve ci porta a Subiaco, facendoci riguadagnare, con gli interessi, la deviazione effettuata.
Attraversiamo Subiaco con i motori al minimo, ed ecco finalmente il bivio per Jenne: ognun per se e Dio per tutti!
Si sale in ordine sparso, ognuno scegliendo l’andatura più consona per se stesso, fino a ritrovarci al belvedere. Foto, scambio di convenevoli con alcuni motociclisti sopraggiunti poco dopo, Lanti ricomincia a lamentare le solite vibrazioni… Basta, si riparte, Andrea nuovamente in testa al drappello.
La discesa da Jenne verso gli Altopiani è meno tortuosa, ma è un susseguirsi ininterotto di curve, mancano solo i tornanti decisi e ripidi della salita appena fatta; sole, curve, i motori che cantano allegri, il piccolo serpentello che scivola sinuoso sull’asfalto, a copiarne curve e dossi… questo è un piacere difficile da descrivere!
Ebbri, in questo stato di grazia, per saliscendi e strade meno impegnative ma pur sempre piacevoli ed immerse nella natura, arriviamo a Sora, precisamente al Grottino; 4 minuti di penalità… avevo prenotato per le 13 e 30 e sono le 13 e 34!
Il pranzo è una storia a parte, il Grottino non smentisce al sua fama e facciamo veramente fatica a mangiare tutto ciò che ci viene proposto. C’è anche un simpatico intermezzo, uno scherzo ai danni del famelico Lanti: io sono seduto a capotavola, incastrato fra l’angolo del muro, Andra ed un altro tavolo; quindi invio un sms a Denny, che è dalla parte opposta. Danilo legge, rapida occhiata di intesa e parte, direzione cucina, per avvertire le oramai nostre amiche di portare a Lanti una minuscola porzione di primo. Finiamo di ingurgitare gli antipasti ed ecco finalmente i tonnarelli allo scoglio; le due ragazze distribuiscono i piatti a destra e a manca, con un Lanti ansioso che si sbraccia per agguantarne uno, ma niente da fare. Se ne vanno e lui rimane senza primo, insieme a Denny che però aveva ordinato un’altra cosa. Ritorna la cameriera, da il piatto a Lanti che subito aggrotta le ciglia vedendo la misera forchettata di tonnarelli… cerca di mollare il piatto a Danilo, che giustamente rifiuta avendo ordinato gli spaghetti alle vongole. Lanti è preso dallo sconforto, è pallido, la faccia preoccupatissima; si rivolge alla cameriera, che era rimasta li da noi, dicendo:
“ma è tutto qui? e il resto?”
“il resto di che? Quella è rimasta!”
e se ne va, nuovamente, ritornando poi con gli spaghetti di Danilo… Mamma mia, Lanti si guarda intorno, incredulo: noi con delle porzioni da paura e lui con quella miseria! Finalmente arriva il piatto vero, e per confortarlo dallo scherzo subito gli hanno preparato una porzione disumana!!!
Usciamo, c’è ancora il sole, a velocità da digestione procediamo verso Isola Liri e Pico, tagliando poi per Pastena.
Ci fermiamo al distributore, punto in cui Jack ci saluta per riprendere al strada di casa. Abbiamo molto apprezzato la sua compagnia in questa uscita, che per lui è stata di 700 Km!!! Ci sdebiteremo senz’altro andando a fare una escursione nelle Marche, a breve. Complimenti anche per la sua nuova, fiammante motocicletta!!! Noi riprendiamo il percorso: saliamo per la Carpinetana, arrivati a Montelanico è oramai buio; proseguiamo ma arrivato a Colleferro Andrea ci saluta e noi prendiamo l’autostrada per smaltire velocemente i pochi Km che ci restano per arrivare a Roma.
Una giornata speciale, sia per la presenza di Jack che per essere stata la prima uscita con temperatura mite e senza acqua da qualche mese che sicuramente ha inaugurato la stagione primavera/estate 2009.
Alla prossima, dunque!